Certo, in questo trimestre hai ottenuto dalla tua diligenza successi ben superiori a quelli del trimestre precedente. Spero però, Ciro mio, che non vorrai stancarti, ma seguitare alacremente allo stesso modo. E chi sa? chi sa non possa venire un trimestre di tutti ottimi? Ti parrebbe tanto difficile? Eh, nell'urna dei possibili, c'è anche questa possibilità. Figurati allora le cioccolate! figurati i premi al fine del corso annuale! Ma ciò sarebbe pur nulla a riscontro colla gloria attuale e il vantaggio futuro. Basta, ad ogni modo io ti ripeto che sono assai soddisfatto de' tuoi portamenti. - Se nulla di contrario ci si frappone io conterei di partire da Roma il 24 per venire a riabbracciare il mio Ciro. In risposta alla presente dimmi con franchezza se tu abbia qualche desiderio che noi possiamo soddisfare.
Ritorna, Ciro mio, i miei rispetti ai Sig.ri tuoi Superiori, al Sig. Prof. Mezzanotte e alla Sig.ra Cangenna. Gli amici, i parenti, i domestici, e specialmente Antonia seguono a dirti mille cose obliganti. Addio, Ciro mio caro: ti abbraccia e benediceil tuo aff.mo padre
LETTERA 260.
A MARIA CONTI BELLI - ROMADi Terni, 25 giugno 1837
Mia cara Mariuccia
Due righe per dirti che sono arrivato bene in questa Città alle 11 antimeridiane. Fra mezz'ora si riparte e si deve mangiare. Sono fuggito a vedere i Vannuzzi. Ho veduto le donne perché egli non era in casa. Scrivo in piedi in piedi con un zeppaccio. Dammi per carità tue notizie, abbiti cura e sii docile nel farti medicare.
Saluto tutti, e ti abbraccio in massima fretta.
Il tuo P.
LETTERA 261.
A MARIA CONTI BELLI - ROMADi Perugia, 27 giugno 1837
Mia cara Mariuccia
Siccome già avrai udito dalla mia di Terni, io arrivai colà ottimarnante, e con pari buon viaggio giunsi in questa Città alle ore 7 1/2 antimeridiane del giorno di ieri.
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