Così, vedendola, mi riverirai la gentilissima Sig.ra Marchesa Monaldi. Tutti ti salutano e applaudono: Antonia la prima. Io ti abbraccio e benedico di cuore.
Il tuo aff.mo padre
LETTERA 267.
A CIRO BELLI - PERUGIADi Roma, 23 settembre 1837
Ciro mioHai ragione e fai bene. Le vacanze son tempo di sollievo, per ristorare le forze consumate nelle applicazioni dell'anno e per riprendere nuovo vigore onde poi sostenere le altre del corso di studi consecutivo. Intanto i più miti esercizi scolastici, continuati tuttavia ne' due mesi di ricreazione, ti serviranno mirabilmente a ritenere il frutto ricevuto negli altri dieci mesi di doppio travaglio. Sta' di buon animo e tranquillo, mio caro figlio; e come hai sino ad ora trascorsi in collegio cinque anni non totalmente indegno della soddisfazione a della benevolenza degli amorosi tuoi Superiori, vi passerai il minor numero che te ne rimane prima di ritornare con me, che, se Iddio mi conserva la vita e il coraggio, ti guiderò per mezzo alle contingenze del Mondo dove ancor tu dovrai far la tua parte, ma parte di onesto uomo siccome m'ingegnerò di dartene esempio. Ci affaticheremo allora insieme, e le fatiche onorate di entrambi risulteranno in tuo maggiore profitto. Tu mi dai dei saluti di care e rispettabili persone, cioè dai Sig.ri Presidente, Rettore, e Vice-Rettore, non che della Sig.ra Cangenna e del Sig. Bianchi. Di mano in mano che li vedi ripeti loro i miei più cordiali e rispettosi saluti. Ti fo intanto quelli de' pochi parenti che vedo e dei pochissimi amici che ci sono restati. Morta la tua povera Madre la nostra casa è deserta. Così fa il Mondo, Ciro mio. Ti abbraccio e benedico di cuore.
il tuo aff.mo padre
Ti salutano Antonia e Domenico che presto non potranno più stare con me.
LETTERA 268.
A CIRO BELLI - PERUGIADi Roma, 10 ottobre 1837
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Sig Marchesa Monaldi Antonia Roma Superiori Iddio Mondo Sig Presidente Rettore Vice-Rettore Sig Cangenna Sig Madre Mondo Ciro Antonia Domenico Roma Rettore Bianchi
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