Ho già meco il Thadéus, il Byron, il Mengotti e il Brisset. Andranno fra i socii.
Questa notte è partita Mad.a Zampi per Napoli. Traversava ella Albano in vettura mentre tu vi dimoravi in letto. Chi va, chi sta, chi dorme, chi veglia; e così il mondo fa il suo dovere.
Mentre io ti scrivo Turando l'incantatore apre a Corea la sua ultima ludificazione annunziata tutta nuova ma con titolo di giuochi tutti vecchi. Il popolo mormora di varie soperchieriole e di parecchie impasticciatine, intantoché Cartoni si duole, e non privatamente né sottovoce di cert'altra gherminella di diverso genere.
Basta, questo è il tempo nel quale anche i Boschi camminano come al secolo della bo. me. d'Orfeo; e presto la burrascosa Senogallia si godrà nel suo seno questo, o bosco, o buco o selva, o foresta che sia, tratto dall'orfico suono incantatore dell'oro e dell'argento, musica assai più potente che non quella di cetra o di lira. Buono che allo strumento della tua e della mia borsa niuna cordella venne meno per causa e per effetto d'incanti!
In quattr'ore di riposo forzato, in quattr'ore da me trapassate sotto il mio tetto aspettando mitigamento ad una mia accensione di sangue e nel petto e nelle minuge, ho scritto 20 ottave di-mezza-tacca, il cui soggetto è Bartolomeo Bosco, detto Turando l'incantatore: ottave da non pubblicarsi né a stampa né a penna, ma soltanto passabili per una recita in tiberina il 23 corrente, dopo la prosa azocchiana sui romano-franzesi. Dio ci salvi dai pomidoro!
Eccoti una lettera, un biglietto e un giornale che ho trovato nel dormitorio di Lopez, e te ne invio perché vengano in refettorio con te.
Di Cholera asiatico ne verbum quidem. Qualche acciaccatella individuale di cholera sporadico qua e là, non contagioso, non insolito in estiva stagione, non ispargitore di allarmi.
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