Intanto rispondimi alle seguenti dimande
1) Vuoi tu che io ti porti un altro volume di musica ridotta, per lasciartelo in cambio dell'altro che ti mandai al principio dell'anno? - Se il Sig. Tancioni lo stima opportuno io te ne porterò un secondo e mi riprenderò in primo per restituirlo alla famiglia Ferretti.
2) Hai tu bisogno di manteca? e in caso affermativo quanti barattoli ne desideri?
3) Gradiresti acqua della Scala?
4) Ti occorre null'altro?
Ti incarico, mio caro Ciro, di recarti presso l'ottimo tuo Signor Rettore e di porgergli mille grazie in mio nome per le dolci e obbliganti parole da Lui aggiunte alla tua lettera. Codesto eccellente Signore ha molta bontà per noi che siamo sì scarsi di mezzi per degnamente contraccambiarlo. Procura tu almeno dal tuo canto di mostrartegli riconoscente coll'obbedirlo e col seguire i suoi savî consigli.
Presenta i miei rispettosi ossequi al Sig. Presidente, al Sig. Vice-Presidente, ai tuoi Maestri e agli altri tuoi Superiori. Riverisci anche qualunque si degna parlarti di me, ed in ispecie la gentilissima Sig.ra Cangenna, dalla quale ebbi una cortese letterina del 6 corrente.
Sono sempre carico di saluti per te, tanto de' nostri parenti ed amici quanto de' nostri antichi domestici.
Tutti continuamente mi chieggono notizie di Ciro. E come sta Ciro? e come si porta Ciro? e cosa studia Ciro? e come si fa grande? e quando torna? E le mie risposte pare che soddisfacciano a tutti.
Amami come io ti amo e ricevi i miei abbracci e le mie benedizioni.
Il tuo aff.mo padre
P. S. Ciro mio, il 2 di luglio ricordati della tua povera madre. Suffragane l'anima con qualche pia opera.
LETTERA 364.
AD AMALIA BETTINI - RAVENNADi Roma, 25 luglio 1839
Mia cara amica, se dopo un invito sì lusinghiero, o piccante stimolo, o generoso permesso che vogliamo chiamarlo, io conservassi nella mia epistolare corrispondenza colla più amabil donna le slavate forme del dire prodotte dalle civili sgrammaticature del Voi, meriterei di essere dalla plenaria corte di Tolosa condannato nelle orecchie e negli occhi ad un eterno supplizio di Ella, di Lei, e di Vossignoria, a non trovar più nelle lettere della cara donna una confidente parola di consolazione.
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Vuoi Sig Ferretti Gradiresti Scala Ciro Signor Rettore Sig Sig Maestri Superiori Sig Cangenna Ciro Ciro Ciro Ciro S. Ciro Roma Tolosa Vossignoria Tancioni Ciro Codesto Procura Presidente Vice-Presidente
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