Ti parrà forse impossibile, ma pure è così. Il non iscrivere a te, questa medesima omissione, te ne deve formare la prova. Al mio arrivo a Perugia ti dichiarerò meglio tutte queste cose, e ti parteciperò la mutazione che forse andrà fra mesi ad accadere nella nostra casa. Questo probabile cambiamento già fin da ora raddoppia le mie occupazioni, e le renderà poi un giorno complicatissime; ma il tutto verrà per tuo bene. Per ora non posso dirti più: soltanto conchiudo questi miei pochi cenni sibillini col prevenirti che il nostro stato non diverrebbe né glorioso né splendido, ma alquanto più comodo. Prega Iddio che tutto vada per lo meglio, e che mi dia salute e vigore per ciò che (accadendo l'avvenimento già preparato) io dovrò personalmente intraprendere mentre tu starai tranquillo e studierai.
Circa al Giardiniere avviato etc., ti ho, Ciro mio, da dare una brutta notizia. Ho messo tutti i librai sossopra e non l'ho potuto trovare. De' due tomi in 8°, di cui si compone, il solo libraio Raggi n'ha il primo, e a mia premura ha commesso a Livorno il secondo. Chi sa però quando verrà e se verrà? - In mancanza di questo libro mi sono rivolto alla ricerca di qualcun'altro. Niente: a Roma di queste materie è desolante scarsezza. In lingua francese avrei pur trovato qualche cosa, ma tu il francese ancor nol conosci. Dunque come farò per compiacerti? Se trovi a Perugia qualche cosa in tal genere che ti piaccia, fa' comperare, dimmene il prezzo, ed io ne spedisco il rimborso. I miei amici son testimoni del mio rammarico nel [non] poterti soddisfare in questo tuo onesto desiderio.
Ho ricevuto il conto semestrale: te ne ringrazio. Il caro nostro Sig. Rettore mi fa sperare che tu potrai giovarti della eloquenza del Sig. Gratiliano. Assisti sempre, o mio Ciro, alle di lui lezioni. Ti gioveranno assaissimo per renderti forte nel latino e nel gusto dei classici.
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