Essa però per alcuni motivi differì la sua partenza ad oggi, di maniera che potrà essere costì contemporaneamente coll'arrivo di questa mia odierna lettera. Dalla Signora Caramelli riceverai (oltre la mia del 30 maggio) un pacchetto contenente tre libri. Formano essi un'opera divisa in due parti, e vertente sopra i giardini di piacere. Spero che potrà servirti di surrogazione al Giardiniere del Re, che non si è potuto trovare. Ad ogni modo troverai in essa qualche notizia confaciente a' tuoi gusti, e, alla peggio che vada, vi riconoscerai una prova del mio desiderio di soddisfarti dovunque io possa farlo e sia decente il farlo.
Venendo ora alla dimanda che mi avvanzi nell'altra tua lettera 30 caduto maggio, ho subito trovato il Quintetto ridotto. Non lo consegno oggi alla Sig.ra Caramelli, perché stando essa per montare in vettura Le riuscirebbe d'imbarazzo un altro involtino, e d'altra parte io non voglio abusare della sua compiacenza. Te lo spedirò adunque per la diligenza del prossimo sabato, che è l'unico corso che porti effetti a Perugia.
Scendiamo finalmente ai successi del saggio. Eh perdinci sono andati benino! Calcolando poi tutti i voti delle due facoltà di fisica e filosofia nel trimestre, 78 ottimi mi paiono una bella sfilata. E coi quattro beni si può anche a quelli fabbricare un codino. Se la va così anche in agosto, le cose piglieranno una fisionomiuccia graziosa, e a settembre qualche premiarello ci dovrebbe scappare. Basta, se sarà rosa fiorirà. E se tu ti farai onore, io ne godrò allora quanto te e più di te. Non vedo l'ora che venga quel benedetto 15 agosto per ficcarmi in carrozza e trottare a Perugia. E già purtroppo il tempo è galantuomo, e vola più delle rondinelle. Arriverà, arriverà quel momento: allora torneremo a fare le solite nostre chiacchieratine; e ho paura che in quest'anno per parlarti mi converrà d'alzar gli occhi, perché tu mi devi aver lasciato ai mezzanini, e presto presto mi riduci in cantina.
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