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      Calibìta, col P. Vernò (Generale del detto Ordine) e colla famiglia Cini. Ivi faremo un'allegriola e torneremo a casa questa sera. Vedi che ancor io ho trovato il mio Favarone.
      Avrai ricevuta nella giornata di sabato una mia lettera scritta in Terni il primo corrente. La spedii alla Sig.ra Cangenna per mezzo del Vetturale Magnone insieme ad altra lettera per codesta Signora e ad un libretto che inavvertitamente io Le aveva portato via in partendo da Perugia.
      Ho trovato sul mio scrittoio una lettera del R.mo Can. Tizzani, nella quale sono saluti pel Sig. Rettore e per te.
      Di' al Signor Rettore che tutte le lettere de' Convittori romani furono da me recapitate in persona nella giornata di ieri, e furono le mie prime occupazioni in questa Città. I Sig.ri Caramelli però sono da varii giorni partiti, e presto il figlio li rivedrà.
      Partecipa anche al Sig. Felicetti che il suo pacchetto è già in casa Sartori.
      I soliti miei rispetti a tutti tutti, nemine excepto, riferendoti al dettaglio della mia precedente. Benedicendoti, e contando di già i giorni del rivederci, ti abbraccio e stringo al mio cuore.
      Il tuo aff.mo padre
     
      LETTERA 396.
      AL CAN. VINCENZO TIZZANI - FIRENZEDi Roma, 15 ottobre 1840
      Gentilissimo e rispettabile amicoFabbrico e spedisco a Firenze un Omnibus all'uso di quelli di Casa Cini: il quale costume, mentre pur basta allo scopo di conversare ad un tempo con più care persone fra cui non sien riserve o segreti, obbedisce insieme agli statuti della Compagnia della lèsina che prescrive di procurare i maggiori vantaggi co' minori possibili mezzi. Eccovi dunque un pezzo di carta il cui contenuto spaccerete a fettine fra gli altri due membri della ragion-cantante Tizzani-Busiri-Cini, siccome un dividendum d'una società per accomandita.
      Alla vostra lettera trovata da me in Roma senza data di tempo o di luogo (doveva però essere del 21 settembre e di Fano secondo le espressioni sue, relative alla Dieta) io risposi in un posterello d'uno degli Omnibus di casa Cini.


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Le lettere
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 963

   





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