Vero però è che la specie di smarrimento da me provato in questo primo esame del vostro sì compassato e simmetrico quadro, dipende anche molto dallo stato di svanimento in cui trovasi di presente ridotta la mia povera testa, pe' continui dolori da' quali va travagliata. Nel dover concepire l'idea di un tutto la mia mente non ne afferra più e non ne abbraccia come un tempo le varie parti con la istantaneità che abbisogna alla perfetta e nitida intelligenza del complessivo soggetto. Io debbo stentatamente rivolgere l'attenzione qua e là, e col lungo ripetere questi atti di ricerca e di confronto mi stanco e sento vacillarmi l'intelletto. Condizione veramente mortificante! Quando però io avrò tutta insieme l'opera sott'occhio; quando rilegata semplicemente nelle sue naturali divisioni non mi obbligherà essa più a ravvolgermi fra le interruzioni degli slegati fascicoli onde istituire e ripetere le mie osservazioni a mano a mano che me ne nasca il bisogno; quando in fine il soccorso delle notizie posteriori verrà a chiarirmi le dubbiezze sugli anteriori elementi dimodoché possa io dire ecco un tutto e scorrerlo più volte da capo a fondo, or con uno or con un altro intendimento; in quell'epoca spero di concepirne un pensiere unico, il quale offra mezzi e facilità di manifestarvene il mio generale giudizio. Per adesso contentatevi che io vi ripeta colla maggior mia sincerità ritenersi da me il vostro libro per un'opera tanto laboriosa quanto utile, e così nuova come bene architettata. Soffrite per ultimo alcuni miei rilievi di poco conto che vi faran fede essersi pure da me prestata almeno qualche attenzione al vostro mirabil lavoro.
1° Perchè le spiegazioni delle vignette le avete situate dopo i ragionamenti? Non ne sarebbero risultate le successive storie più chiare? Chi osserva il concetto figurato non desidererà egli di conoscer subito la significazione innanzi di procedere alla lettura del discorso che vi è compendiato in figura?
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