Jeri tornai a pranzo dal P. Abate, come soglio in tutte le feste, e come farai tu meco quando sarai tornato a Roma. Egli m'incaricò di salutarti affettuosamente. Così pure mi ha detto il P. Ab. Sauli. L'Abate Valle è ancora a Bologna dove accompagnò da Ravenna l'Ab. Generale Gozzi.
A quest'ora o sono finiti o stanno eseguendosi certamente gli esami trimestrali. Ne udrò poscia le nuove, che spero buone riguardo al mio Ciro.
Ho mille altri saluti per te. Tu riveriscimi i Sig.ri Presidente e Rettore, i Sig.ri Maestri, Prefetto e compagni di camerata, la Sig.ra Cangenna quando la vedrai, etc. etc. etc.
Ama ed abbraccia il tuo Papà.
LETTERA 422.
A CIRO BELLI - PERUGIADi Roma, 1 giugno 1841
Mio carissimo figlioAppena impostata la tua del 25 maggio, alla quale io rispondo, avrai ricevuta la mia del 24. Soggiungo oggi dunque qualche parola per mostrarti la mia soddisfazione pel non cattivo esito de' tuoi esami trimestrali, e pe' suffragi giornalieri ottenuti nel trimestre dai precettori. Lo sperare tutti ottimi sarebbe troppo; ma questa ottimità (lasciami così chiamarla) mi confido la otterrai ne' successivi e superiori studi pe' quali vai ora maturando gli anni e l'intelletto. Non è vero?
Mi dici esserti ora dedicato interamente a studiare per l'esame del baccalaureato. Va bene. Parmi però che ciò voglia significare aver tu dovuto metter da parte gli ordinari studi degli attuali e progressivi tuoi corsi di scuola. Se così è, temerei ti potesse ciò nuocere nell'ultimo esame trimestrale di agosto, e così poi nella valutazione de' suffragi per la premiazione di settembre. Ma se in questo modo sonosi stabilite le cose, debbo credere che non si potesse fare diversamente, troppo essendomi nota e rispettabile la prudenza del Sig. Rettore. Manifestagli questo mio riposo nelle sue savie disposizioni, e, riverendolo rispettosamente a mio nome, digli ancora:
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Abate Roma Abate Valle Bologna Ravenna Gozzi Ciro Sig Presidente Rettore Sig Maestri Prefetto Sig Cangenna Papà Roma Sig Generale Rettore
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