Se hai dunque un poco tardato a scrivermi non è cosa da parlarne. Anzi, senza una necessità non pensare di rispondere alla presente sino ad esame seguito. Questi giorni impiègali tranquillamente nel prepararti a quell'atto.
Tu avrai l'esame nel venerdì 9 luglio: nel sabato 10 me ne scriverai il successo: nel lunedì 12 io riceverò la tua lettera. Non ti angustiare intanto fra tristi presagi. Iddio aiuta gli umili di cuore, e gli uomini di buona volontà. Quando noi abbiamo sinceramente adempìto il nostro debito, il resto dipende dagli occulti fini della provvidenza, che conosce il nostro bene meglio di noi. Presèntati alla università disinvolto e tranquillo. Rifletti con calma alle interrogazioni, e non rischiare di scegliere la cattiva risposta per la fretta tumultuosa di render la buona. Se hai bisogno di riflessione, dimandane con civiltà e con calma il tempo a' tuoi esaminatori, i quali non son tuoi nemici e non hanno alcun interesse nella tua vergogna.
Nella mia non lontana venuta forse potrò darti qualche buona notizia intorno al nostro futuro stato. Dico forse perché circa al futuro nulla si dà di certo; e al conseguimento delle cose sperate sogliono pur troppo frapporsi continui ostacoli impreveduti. Checché però accada, ringrazieremo sempre Iddio di quel bene che ci avrà voluto lasciare, fosse anche meschinissimo.
Fammi il piacere di consegnare l'acclusa al Sig. Economo. La mia salute è buona, e godo udire eguale la tua.
I miei soliti rispetti per tutti, e i soliti saluti di tutti per te.
Ti abbraccio e benedico di cuore.
Il tuo aff.mo padre.
LETTERA 425.
A CIRO BELLI - PERUGIADi Roma, 13 luglio 1841
Ciro mio caroLa tua del 10 è giunta a Roma oggi, ed è stata recata a me pochi momenti prima della partenza del corriere di questo ordinario. E buon per me che siami trovato in casa per approfittarmi di questi pochi momenti, e così riscontrarci in corrente.
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Iddio Sig Roma Roma Iddio Economo
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