Ora io conosco e vedo pochissime persone, e queste hanno tutte avuto da te il medesimo invio. Dunque ognuno ha risposto: mi associerò sulla schedula mia.
Il solo Cav. Luigi Cardinali mi ha detto: Belli, mi associerò sulla schedula tua, ma di' a Torricelli che io appongo una condizione al concedergli la mia firma; e questa è che il Torricelli mi consideri come associato a Fossombrone, impostandomi non affrancato il giornale per Roma. - La ragione di ciò è che il Cardinali, per motivi d'Uficio, non paga la posta; e così, come tu vedi, sosterrà pel giornale la spesa di soli paoli quindici annui, in luogo dei venti quanti ne sborserebbe se tu gli affrancassi la spedizione dei fogli.
Io però pago la posta, e non solo la posta, ma anche il portalettere che mi ricapita le lettere a casa; e questa tassa pel portalettere (che, o indirizzato o non indirizzato a domicilio, mi scarica a casa quanto arriva in posta per me) trattandosi di stampe è maggiore della stessa tassa postale da Fossombrone a Roma, importando un bajocco per ogni pezzo.
Dunque io pagherei pel giornale Sc. 1:50
Per la tua affrancatura di esso -50
Pel portalettere di Roma - 50
In tutto 2:50
Cioè scudo uno oltre il vero tuo valutamento del giornale, ciocché è ferita alla mia miseria. Dunque potresi far così: spedire non franchi al Sig. Cav. Luigi Cardinali e sotto una medesima fascia tanto il foglio per lui quanto quello per me. Io poi mi prenderò il foglio presso il Sig. Cardinali.
Eccoti dunque le due firme in questa lettera senza bisogna che te le spedisca nella inviatami schedula. Venutaci la prima dispensa, noi ti faremo pagare il danaro da codesto preposto del bollo e registro.
Il mio figlio e tuo figlioccio ti dice mille cose beneaugurose e piene di affetto per questo anno 1842 e per moltissimi altri. Egli è ora qui meco, e studia giurisprudenza nella romana università.
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