Fa accelerare la fabbrica: e ch'io presto ti chiami Madama... Madama quale? Mille altri saluti alle Sig.re Lucrezia e Checchina, e ti bacio le mani.
LETTERA 440.
A GIUSEPPE NERONI CANCELLI - S. BENEDETTODi Roma, 20 giugno 1842
Gentilissimo amicoNel giorno di sabato 18 corrente mi giunse la carissima vostra del 13 con entrovi un ordine di scudi Quaranta tratto a mio favore dal Conte Filippo, vostro fratello, sopra i telaroli Vecchiarelli e Pulcini il zoppo all'Albergo della Madonna di Loreto. Verso la sera del giorno stesso trovai al detto albergo il Pulcini, il quale senza alcuna difficoltà fece onore alla tratta pagandomene la valuta, previa quietanza da me appostavi in calce.
Vi ringrazio di detto invio il quale venne molto opportuno per le urgenze patrimoniali del mio caro figliuolo. - Non so peraltro comprendere cosa si facciano que' Signori di Fermo, perché se dai detti scudi quaranta separiamo gli scudi trentuno e baiocchi trentanove, che fin dal dicembre dello scorso anno mi annunziaste esservi stati da loro sborsati per me, non restano fuorché scudi otto e baj. sessantuno pei mesi posteriori sino a tutto il corrente; lo che mi sembra troppo scarsa misura. Intorno a ciò niuno schiarimento m'avete dato voi, ed io vi pregherei di somministrarmelo perché fare io possa regolarmente i miei conti su questo particolare. - Odo poi con sommo piacere che il Sig. Cinagli abbia in mano le carte che vi mandai l'anno scorso insieme co' miei rilievi sulla dimostrazione computistica dell'Amm. Camerale di Fermo circa allo stato del mio sequestro contro il Sig. Marchese Trevisani. Intendo colla presente aver riscontrato tanto la vostra carissima del 13 andante quanto la precedente 26 ultimo maggio.
Amerei udire qualche notizia di vostra salute e dello stato del vostro animo in mezzo a' non dolci affari fra cui mi vi annunziaste occupato.
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