Non te li nomino dunque, bastando il dirti che tutti mi cantano una canzone.
Quando preparammo insieme il tuo equipaggetto lasciammo fuori della valigia un paio di calze pulite da metterti in gamba la mattina della partenza. Qui non si sono trovate né le sporche che già portavi, né le pulite. Dimmi un po' come l'è andata.
Ieri arrivarono a Ripagrande i tre battelli a vapore rimurchiando altri legni, fra bande, spari, bandiere e immenso concorso di popolo. Naturalmente io non potei accorrere; ma Biagini, che non vi mancò, me ne ha fatta la narrazione.
LETTERA 443.
A CIRO BELLI - PERUGIADi Roma, 26 agosto 1842
Mio carissimo figlioEbbi jeri sera la seconda tua lettera, cioè quella del 23 andante agosto, mentre già nello stesso giorno 23 erasi da me dato riscontro alla prima tua del 21. Sta bene quanto mi dici circa al sospender tu ogni altra lettera fino a che non abbi ricevuto il mio presente riscontro. Mi dici a nome del Sig. Rettore di mandare qualcuno di que' ringraziamenti da recitarsi dopo la distribuzione de' premi, se più ne ho. Quel che già diedi al Sig. Rettore su questo proposito è quanto io abbia fatto in simil materia, né più potrei ritrovare la carta in cui scrissi que' meschini versacci. La debbo aver forse distrutta. Altronde lo scrivere qualche cosa di nuovo tu sai se oggi mi potrebbe riuscire fra le tante fatiche che debbo sostenere e il tanto tempo che debbo impiegare per l'uficio, dove, per giunta alla derrata, trovomi adesso solo a disimpegnare tutte le funzioni del Segretario, perché di due minutanti che ho, uno è a Ferrara e vi starà molto e l'altro è infermo. Porto lavoro anche a casa. Dunque prega il caro nostro Rettore di pensare a qualche altro mezzo per ottenere quel che desidera.
Parte ho fatto e parte farò de' tuoi saluti e dirò a Ferretti quanto m'imponi.
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Ripagrande Biagini Roma Sig Sig Segretario Ferrara Rettore Ferretti Rettore Rettore Porto
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