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      Spero al postutto che entrambe ti vorranno quel male che giurarono a me. A quest'ora avrai, credo, veduto anche Pirro, un altro pezzaccio della medesima pasta: acido, inquieto, susurrone, ammazzasette, inospitale... insomma un soggettuccio, ti dico io, da starci sempre coll'olio-santo in saccoccia. Ad ogni modo io sono un pio cristianello che rende zucchero per cicuta, e perciò abbracciami quel medesimo Pirro sino a sfiatargli lo stomaco, chiedendone prima il permesso alla moglie e alla figlia.
      Godo che poco dopo il tuo arrivo tu abbia veduto anche Ettore e Rita, ovvero Rita ed Ettore, perché la etichetta vuol nominata prima la donna; e tu così facesti, da giovanottuccio di mondo.
      Sarai dunque andato a Macerata colle Signore, e avrai veduto la Città, e goduto del teatro, e trovata la mia lettera del 16 in quelle nicchiette postali. Un'altra volta che ti recassi colà, mi piacerebbe che tu facessi una visita a Mons. Vescovo, facendoti conoscere pel figlio di tua madre e di tuo padre, pe' quali ebbe egli sempre molta bontà. Anche Mons. Delegato sai chi è, perchè ci ha conosciuti a Perugia.
      Se e quando passerete a Morrovalle, dàmmene cenno a tempo onde io rivolga là le mie lettere.
      Tutti i parenti, tutti gli amici, in corpo e isolatamente, ti salutano e abbracciano. Guadagnati tu intanto la stima e l'affetto di codesti altri amici (1), che io considero e ho cari come parenti. Ti benedice e stringe al cuoreIl tuo aff.mo padre
     
      (1) intendo la famiglia ove tu sei.
     
      Mi giunge la lettera della Signora Perozzi, in data, del 24. Le rispondo a parte.
     
      LETTERA 458.
      A CIRO BELLI - MACERATA PER MORROVALLEDi Roma, martedì 3 ottobre 1843
      alle 8 antimeridianeMio carissimo figlio
      Nel giorno di martedì 26 settembre, abbenché fossi in letto con uno de' miei soliti reumatismi, scrissi due lunghe lettere, una delle quali a te rispondendo alla tua del Mercoldì 20 in cui mi davi avviso del tuo arrivo a Macerata, e l'altra alla Signora Perozzi riscontrando la sua della domenica 24. Le diressi entrambe a Macerata giudicando che al giunger di esse nel giovedì 28 voi vi trovaste ancor tutti al Casino, giacché la Sig.ra Perozzi dicevami che avreste data una corsa a Morrovalle ma al fine della settimana.


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Le lettere
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 963

   





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