Per gli altri il Signore provvederà.
Ciro mio caro, procura di conservarti, voglimi bene, salutami tutti, ricevi i saluti di questi altri tutti di Roma e Dio ti benedica per me.
Il tuo aff.mo padre
Stando in sul piegare la lettera mi si consegna la tua del 10. Brava la posta di Macerata! Ti scrivo questa giunta in casa Cini, dove sonomi recato espressamente per l'affare del velocifero. Mi dice dunque il Sig. Avvocato che prima di darti una risposta dovrà far qualche pratica all'Amministrazione generale delle poste. Sabato dunque ti dirò qualche cosa di positivo in ordine a ciò, e dirigerò la lettera alla Sig.ra Rita che preverrai di questo, e saluterai con Ettore a mio nome, e in nome ancora di questa loro famiglia, benché di qui scrivano nel corrente ordinario. La risposta di sabato io la manderò alla Sig.ra Rita invece che a te, perché se tu non sarai più a Macerata, si compiaccia inviartela dove sarai. Circa a ciò peraltro resterete di accordo insieme sul modo di fartela avere.
Dice la Sig.ra Pellegrina che se tu non passavi qualche giorno presso la figlia, ti avrebbe alzato muso al tuo ritorno. - Ti ha dunque piccato la mia del 3?
Ciro mio, non ti offendere, e condona il tutto a un padre che ti ama con tanta tenerezza. Infine poi vedesti che io era più inclinato ad accusare la posta che te. Dunque facciamo la pace.
Il di più a sabato 14. Addio.
LETTERA 461.
A CIRO BELLI - MACERATADi Roma, lunedì 16 ottobre 1843, alle ore 11 antimeridiane
Mio carissimo figlioDalla cuccia, dove il grip o Krip o catarro russo mi tiene, rispondo subito alla gratissima tua del 14, giuntami in questo momento. Dirigendola io però a Morrovalle, dove sin da oggi vai a trovarti, non ti giungerà questa mia molto presto, perché in quella terra non hanno aumentato i viaggi del loro postino in proporzione dell'aumento di corrieri che depongono lettere a Macerata.
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