Un simile accidente dovrebbe essersi infatti già verificato circa alla mia del giovedì 16, diretta da me a Bologna un momento dopo giuntami la tua fiorentina del 14. Quella mia lettera avresti potuto averla colà circa al mezzodì della domenica 19; ma se ne sei partito per Ferrara al mattino, invece che nel dopopranzo, mi par certo che non possa esser venuta nelle tue mani e che sia restata a Bologna.
Nulladimeno di miei fogli ne avrai avuti due in Venezia, il primo de' quali in data del 17, e l'altro del 18. Il presente poi lo dirigo immediatamente a Milano, perché credo che consumerà in viaggio presso a poco lo stesso tempo che tu consumerai a Venezia, e quindi non ti rinvenga sulla laguna.
Non v'ha dubbio che il viaggio da Firenze a Bologna nulla offra di divertente né di curioso, fuorché forse il piccolo vulcanetto ardente di Pietramala; siccome pure io convengo teco del poco piacevole aspetto di questa ultima città, la quale soltanto può cominciare a movere interesse in un forestiere quando egli penetri nella società, che è cordiale, culta e briosa.
Circa alla Sig.ra Bettini-Minardi, se ti ricordi, io già prevedeva il caso della di lei dimora in campagna. Ti sei regolato benissimo.
Mi piace assai che tu ti sia fatto conoscere al Baruzzi, al buono e affettuoso Baruzzi, che ti avea veduto piccoletto, e di cui aggradisco i saluti.
Salutami senza fine costì gli ottimi Moraglia e Calvi colle loro famiglie, non che il caro Locatelli pel quale ti compiegai e diressi a Venezia una letterina di Marietta Ricci. Questa torna da Frascati oggi verso sera, ma, poverina, trova il padre veramente poco bene di salute. L'altrieri volle quel benedetto vecchio escire di casa soletto al solito, e non ebbe quindi più forza di ritornarvi. Fu riaccompagnate da varie persone che lo trovarono mezzo perduto per la via, benché sempre presente a se stesso.
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