La povera Adelina Serny morì l'altro ieri. Che pianto in quella povera famiglia!
È colla posta giunto questa mattina un foglio a stampa in forma di circolare ai possidenti del territorio di Cesi; ed è firmato colle seguenti parole: un civico. Esso, in data del 25 cadente, è indirizzata a te come uno dei compossidenti in quel territorio. Te lo rispingo a Terni sotto fascia. Leggilo e risolvi quello che credi, informandoti da qualcuno quid agendum.
Ho affittato il piano della casa alle Stalle Corsini, per un anno, con sicurtà del Marchese Gio. B.a Guglielmi.
Io non so dove i Cesani portino le olive a macinare, e dove in conseguenza le porti Corazza. La macinatura delle olive sarebbe il solo affare per cui avremmo bisogno di un agente residente in Terni. Che se Corazza portasse le sue proprie a Terni, o dovunque, e ci potesse personalmente accudire, così potrebbe anche accudire alle nostre; e in tal caso quasi-quasi gli progetterei di assumere l'agenzia che tiene ora Governa, e col medesimo emolumento annuo, purché egli badasse in tutto e per tutto ai terreni come faremmo noi, e come avrebbe dovuto diligentemente fare il Governa. Son persuaso che Corazza nel luogo di Governa non ci avrebbe fatto spendere tante e tante centinaia in cose che forse (giunte che siano a maturità) non varranno la spesa sostenuta per istabilirle.
Ti saluto da parte di tutti: e salutami tutti.
Ti abbraccia il tuo aff.mo padre
LETTERA 506.
A CIRO BELLI - ALBANODi Roma, domenica 2 luglio 1848
all'una e un quarto pomeridiane
Il vento di Roma mi dava proporzione di quello che dovevi soffrire tu in viaggio. Poco male quando ti ha fatto pur giungere sano ed incolume. Oggi è fresco: lo sarà, credo, costì anche di più. Mi piace il collocamento di alloggio che trovasti già preparato, e godo udirti in buona salute, e parimenti in buona salute anche la famiglia Ferretti.
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