Mio caro figlioAvrai ricevuta un'altra mia, data in questa stessa mattina alle ore 9 1/2, contenente in seno un bono da scudi due che ho azzardato sperando che giungati salvo colla lettera come sembrami esserti giunte le altre lettere precedenti. Que' due scudi possono servirti pel momento ad affrontare le spese minori. Buoni da uno scudo né li ho né ho potuto trovarne.
Dopo mandata la d.a lettera in casa Ferretti mi sono io stesso recato colà verso il mezzodì, ed ho trovato esser già stata quella portata da Giacomo ai vetturini. È quindi giunta la buona Welisareff, e, parlando dell'invio di danaro che desiderate, siamo restati nel seguente concerto. Va ella oggi a pregare la famiglia Fiorani di passarvi quella somma che può occorrervi, somma che voi altri restituirete nel giorno 30 corrente in cui verrà Giacomo a riprendervi. Questi vi recherà da mia parte un biglietto di banca da 20 e due Boni del tesoro da scudi due l'uno: in tutto 24; i quali, aggiunti all'altro bono da me già spedito questa mattina, formano il complesso di 26.
Siccome io non mando adunque che carta, non potreste restituire ai Sig.ri Fiorani altro che carta. Regolatevi dunque e non prendete ad essi moneta sonante in caso che ve ne offrissero, dappoiché non sarebbe poi giusto che rendeste loro carta per metallo.
Se dopo-pranzo il tempo regge senza pioggia andrò io medesimo a depositare la presente nel negozio Ambrogioni onde ti pervenga dimani a mattina contemporaneamente con quella che spedisce questa sera la Welisareff ai Sig.ri Fiorani. Se poi il tempo m'impedirà di uscire di casa, ti arriverà questo mio foglio colle vetture di domani a sera, e sarà poco male.
Meglio di così non mi è riuscito di fare per compiacere le tue richieste. Amami, Ciro mio, e mi ami anche Cristina; siccome entrambi io vi amo.
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