Limitandomi dunque al principale articolo salute, godo sentire che il principio di questa vostra villeggiaturella sia accaduto con lieti auspici di accoglienze e di cielo; ed accolgo anch'io in cuore la grata lusinga intorno ai benefici effetti dell'aria su te, Cristina mia, come sonosi di già manifestati sulla buona Marietta Ricci e sulle di lei creature amabili. Salutatemi tutti tutti codesti cari amici, dicendo a ciascuna le più affettuose parole che possiate trovare nel vocabolario del cuore. Io mi vado abbeverando di acqua del Tettuccio, e i doloretti vanno e vengono e non si trattengono. Col tempo e colla paglia si maturano le nespole. Notizie di casa Ferretti ne avete dalla lettera di Giacomo. Termino pertanto abbracciandovi e benedicendovi entrambiIl V.o Papà
Belli
LETTERA 529.
A CIRO E CRISTINA BELLI - FRASCATI[31 luglio 1849]
Jeri a sera avrete veduto, figli miei cari, il nostro amico Biagini, latore di due nostre lettere scritte jeri mattina.
Ho ricevuto una lettera di Corazza, la quale mi dice che il 9 e il 10 di questo spirante luglio Garibaldi accampò a Cesi con circa seimila omini, e mi soggiunge le seguenti precise parole: in un piccolo paese com'è questo figuratevi cosa fu in que' due giorni. Mi dà pure notizia che da dieci giorni a questa parte trovasi in Terni una guarnigione di cinquemila spagnuoli. Circa agli affari, poco c'è finora da discorere: ne parleremo al rivederci. Cosa buona è però questa, cioè che il Corazza non parla affatto di danni ne' tuoi terreni per causa dell'accampamento del Garibaldi.
Mille saluti a Marietta Ricci, a Mons. Capalti, a Nannetta, a Checchino, a Biagini, e se v'hanno altri da salutare.
Divertitevi, figli miei cari, ed amate ilVostro aff.mo Papà
Belli
LETTERA 530.
A CIRO BELLI - FRASCATIDi Roma, Martedì 31 luglio 1849
alle 9 1/2 pomeridiane
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