Ciro mioQuesta sera (sarà una mezz'ora) ho veduto Maggiorani in Casa Ferretti, dove erasi espressamente recato per visitare Giacomo, che ha trovato in istato più lodevole che non negli scorsi giorni, benché abbia questi sempre fatta, come fa tuttora, con molta disinvoltura le sue faccende. Il miglioramento sembra doversi attribuire in ispecie all'uso di cristeri (vulgo lavativi) di brodo di piede di vitella e al cibo del piede stesso, del quale piede pare che Giacomo non tema or più il calcio. Anche nel resto del sistema dietetico ha il Maggiorani desiderato e (pare) ottenuto un poco più di norma e di rigidità. Prescrizione poi di non girare per le vie nelle ore più calde. Con questi riguardi spero che si andrà ogni giorno in meglio.
Passiamo ora alla salute della nostra cara Cristina. Escito io di casa Ferretti con Maggiorani, ed introdottosi da me il discorso su tale a me interessantissimo soggetto, mi ha egli dimandato quanti giorni veramente resterete a Frascati, avendogli detto Ferretti che non vi tratterrete più di cinque o sei giorni. Al che dimandatogli io perché mi facesse simile dimanda, è venuto sul discorso de' bagni, che egli crede non solo indicati ed utili a Cristina, ma necessarii. E poi, secondoché volgevasi il nostro colloquio, ha mostrato di non ricordarsi di aver mai né opinato né detto che il beneficio dell'aria potesse nel caso di Cristina equivalere e sostituirsi a quello sperabile per essa da un corso regolare di bagni, fuorché (forse) qualora la durata della villeggiatura si protraesse oltre ai quaranta o i cinquanta giorni; ed anche in tale ipotesi i bagni non dovrebbero totalmente trascurarsi, volendo operare con senno. Se l'aria non si respira per un lungo periodo, tutto riducesi, secondo lui, a mero divagamento e sollazzo, ma vantaggi igienici di sicura durata non si ottengono; ed allora tanto valgono gli otto o dieci quanto i cinque o sei giorni.
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