Odo con immenso piacere il lento, e perciò più sicuro, miglioramento del caro Pio, al quale non meno che a Barbara sua pregovi fare i miei sinceri rallegramenti e saluti.
Desidero che la balia stia allegra; e così, oltre a lei, starà anche allegra la pupa, quella cara passeretta da nido.
Vi abbraccio e benedico di cuoreIl V.o aff.mo padre
LETTERA 548.
A CIRO BELLI - FRASCATIDi Roma, lunedì 13 giugno 1853
alle ore 9 3/4 antimeridianeCiro mio caro
Tutto il pacco delle lettere di ieri (12) è giunto un quarto d'ora fa. Il pessimo tempo di ieri può spiegare il ritardo.
Hai tu dunque intenzione di ritornare a Roma giovedì prossimo? Rispetto i tuoi onesti motivi; ma su questo proposito credo di aggiungere a quanto dissi nella mia di sabato 11 che se mai stimassi tu utile una personale mia visita a qualcuno de' Superiori del tribunale per acquistarti un poco più di permesso di assenza (quando ciò ti piaccia), basterebbe un tuo cenno perché ciò fosse da me prontamente eseguito. Intanto, dicendomi tu nella tua lettera che il ritorno per parte tua sarà giovedì, sembrami poterne dedurre che dunque in quanto a Cristina è in moto qualche progetto di protrarre la sua dimora in Frascati un poco più a lungo. Questa cosa mi darebbe molta consolazione, anche a mal grado del piacere di riavere questa cara figlia con me. E perché infatti non rimanere, avendo costì una compagnia sì amorosa e fidata, e sperimentandosi buoni effetti per lei dal beneficio dell'aria? Tu poi, ne' momenti liberi potresti correre a visitarla, e... Ma che sto qui ciarlando? Di questi discorsi già fra voi quattro ne avrete fatti a carra e barconi.
Sia ringraziato Iddio del color di rosa della pupa: sia ringranato Iddio del miglioramento di Pio, e del buono stato di Barbara, di quello della balia, e di tutto: sia ringraziato Iddio.
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