Tanto essa quanto il buon Gigi, e Sigismondo e i coniugi Barberi (che vanno venendo al solito) dicono ad entrambi voi mille cose affettuosissime.
Maggiorani venne ieri a trovarci, perché non tornava a dormire alla vigna, essendo stato chiamato per un consulto in casa Barberini. Il Principe ha avuto una brutta febbre di 48 ore, con sintomi di sopore. Ma se n'è riavuto malgrado i suoi 82 anni, come mi è stato detto da altri. Credesi che sarà faccenda da chinino.
Sospendendo la lettera, mi è riuscito prima d'impostarla di fare la vostra ambasciata alla famiglia Massani, e rendervene ringraziamenti e saluti infiniti. Tutti di quella Casa trovansi nello stato medesimo in cui erano quando li lasciaste alla vigilia della vostra partenza. Oggi abbiamo tombola a piazza Navona; ma del volatore Sig. Piana non se ne parla più. Forse sarà volato in qualche altra maniera. Divertitevi, divertitevi, divertitevi. Vedete tutto, andate per tutto. In questa intelligenza vi abbraccio entrambi e benedico: amen.
Il vostro aff.mo padre.
LETTERA 556.
A CIRO BELLI - PERUGIADi Roma, sabato 29 ottobre 1853
ore 2 pomeridianeCiro mio
È venuto Pio con una tua lettera a lui diretta il 26. Sull'esterno marchio postale di Firenze si legge 26 ottobre 1853 dopo la partenza. Bisogna dire che tu l'impostasti un po' tardi, e perciò fu spedita di costì il 27 ed è arrivata qui oggi. Godo sentire esserti giunta la prima mia del 27, e spero che oggi tu abbia pure la seconda che ti mandai il 27.
Ieri, avendo io mosso al Massani il discorso sul lasciapassare, mi rispose che facilmente si aderirà alla già fattane richiesta; ma vuole il Ministero di finanza conoscere in antecedenza con qual mezzo di vettura entrerà in Roma il viaggiatore, se cioè 1° col corriere, o 2° con un proprio legno in posta, o 3° colla Diligenza, o finalmente 4° in una carrozza da nolo o vogliam dire vettura ordinaria.
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