Io esclusi subito i primi due mezzi, il secondo de' quali in riguardo al lasciapassare è sempre il più utile, perché senz'altro si va subito a casa. Restano dunque in forse gli altri due modi, vale a dire quello della diligenza e quello della vettura. Circa alla diligenza questa soffre la visita del doganiere (e credo certamente nel Palazzo di finanza), ma il bagaglio di chi abbia il lasciapassare non è visitato. Per la vettura poi, la stessa faccenda accade alla porta della città, e non si suppone che al nominato nel lasciapassare appartenga tutto il carico del legno, se vi sono altri forastieri di conserva. Venendo ora al nostro caso pratico io non credo che voi due potrete venire da Terni a Roma in diligenza, poiché combinandosi a quell'epoca l'affluenza di tutti i concorrenti a Roma o per ritorno o per altro motivo, Terni, che può quasi dirsi l'ultima città di transito, vede passare la Diligenza sempre piena o al più al più con un sol posto vacante, laddove a voi ne abbisognano due e il trovarli vuoti sarebbe quasi un miracolo. Ma qui intanto non si dà il lasciapassare se non si dichiara con quale specie di trasporto si arrivi. Dunque, nel dubbio che troviate posti in Diligenza, che cosa qui si dichiara? Perciò io direi, per meglio andare al sicuro, che pel breve residuo del viaggio da Terni a Roma vi contentaste, figli miei, di venire in vettura, e ciò dichiarare al Ministero della finanza.
Ho sollecitato a parlarti di ciò per non perder tempo, sapendo io bene quanto sien lenti i romani impiegati, e non solo lenti ma arche imbroglioni, la quale lor qualità non mi tiene assai quieto sull'andar bene questa faccenda del lasciapassare. Rispondimi su tal particolare al più presto che siati possibile.
Questa mia ti deve arrivare lunedì 31, un giorno dunque (e più) innanzi alla tua partenza di Firenze, dove son contento che abbiate passato qualche altro giorno.
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