Quella millantatrice villana che si esibiva per mari e per monti, quella spaccona si era dunque annoiata? Volle tornare alle patrie delizie per cuocer la cicoria ad Ascanio, che oggi non è pur buono neppure per oste? Per lei buon viaggio, ma per voi altre poverette è un destino che se ve lo prendete con rassegnazione diventate sante dalla scrinatura sino alla suola delle scarpe.
Si è procurato di riallacciare la donna che aveami già trovato Pietro. Dopo qualche giorno da quell'epoca cadde e si ruppe una costa. Andò allo spedale, fu curata, e (dice) guarì. Ora sta a servire, ma la costa le duole sempre. Dunque, se fosse anche disoccupata, stareste fresche tra la costa della serva e le salite di Rocca di Papa! Chiara e Ciro van facendo altre pratiche. Ciro te ne darà conto. Ma intanto è per avventura accaduto costì qualche altro finimondo? Si è subissata la ragazzetta? La povera Agnese è ricaduta in malanno? Che so io... tremo sempre come una foglia di pioppo. E andiamo avanti.
Martedì a sera a piazza colonna si sprofondò un palco d'orchestra con tutti i suonatori, i quali dovettero perciò stonare per forza. Qualcuno se ne acciaccò un poco, ma la poteva andar peggio. Buono che io non sonava laggiù quella sera, ma sonava invece a casa il fagotto de' miei cenci di gala, e fui salvo.
Ecco il suono del mezzogiorno, e portalettere non si vede. Nulla di sinistro voglio a ciò attribuire, conoscendo come vada la posta fra Roma e codesta terra promessa alle fauci de' lupi. D'altra parte Ciro dice non esser più da pensare a corrispondenze pel mezzo de' manigoldi carrettieri della neve. Sicché, uhm!... Tralascio di scrivere e lascio tutto il resto della carta a Ciro per quando tornerà a casa. Pazienza, figlia mia, pazienza su tutto, e valicheremo anche questi torrenti. Tanti baci a Teresa, e altrettanti saluti a Barbara.
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