Prinzivalli.
Ti abbraccio e benedico di cuoreIl tuo aff.mo Papà
LETTERA 571.
A CRISTINA BELLI - ROCCA DI PAPADi Roma, lunedì 28 agosto 1854
ore 11 antimeridianeMia cara figlia
Prendo al solito i passi avanti finché torni Ciriuccio per leggere e riscontrare la tua lettera giunta per la posta in questo momento. N'è venuta anche un'altra a te diretta da Palestrina. M'immagino che sia della balia Matilde, e mi figuro pure che, o l'apra Ciro o non l'apra, te la porterà egli stesso costì.
Ti sarai avveduta com'io da qualche tempo vada nelle mie lettere facendo lusso di carta. Fogli intieri! alla grande. Giustizia però vuole che tanta splendidezza non venga attribuita a qualche mia virtù anti-taccagna. In certi casi muoia l'avarizia e crepi l'usuria, mi diceva mia nonna quando mi gocciava una stilla d'olio di più sulla panzanella. E il mio caso è oggi il desiderio o la speranza che una lettera di più grande formato riesca meglio visibile a qualche guercio postiere, sicché non gli si perda fra le dita come le pallottole nelle mani del ciarlatano, e tu per tal modo la riceva o più sicuramente o più presto in grazia del maggior volume. N'aveva anzi io pensata un'altra di furberia, di non affrancar cioè le mie lettere, nella idea che la roba non pagata venga ricapitata con più puntualità che non quella il cui prezzo sia già stato digerito. Ma su ciò trànseat e buona notte.
Ecco Ciro: tralascio di scrivere, e con mille saluti di tutti, e di su e di giù, compio al solito i miei atti con Barbara, con Teresa e con te.
Il tuo aff.mo Papà
LETTERA 572.
A CRISTINA BELLI - FRASCATIDi Roma, sabato 2 settembre 1854
ore 10 antimeridianeCristina mia
Ieri a sera, verso l'un'ora e mezzo di notte, mi giunse la lettera direttami da Ciro nella stessa giornata per mezzo de' vetturini. Non così però mi è peranche arrivata l'altra ch'egli mi dice spedita dalla Roccaccia nel preced.te giorno 31.
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