Molto piacere arrecò a me ed alla tua famiglia l'udirvi tutti felicemente pervenuti a Frascati con armi e bagagli e tamburo battente e bandiere spiegate. Né minore è in noi tutti stata la gioia della notizia del terzo canino spuntato alla Teresuccia. Ne resta un solo, il quarto, e Dio faccia che venga presto fuori anche questo, e saranno così superati i quattro più perigliosi scogli delle creature. La povera nostra passeretta ci ha penato, ma ritengo che a Roma sarebbe andata la faccenda anche peggio, sotto quest'aria grave e opprimente.
Mentre sto scrivendo ecco arrivare colle stampelle la lettera del 31 agosto, ultima di quelle procedenti dalla Rocca-dell'anticristo. La ho letta alla tua famiglia, e tutti abbiam giubilato tanto dello stato della pupa (ad onta de' suoi travagli) quanto di quello del Sig. Casamenti. Siane ringraziato il Signore.
Credo che Ciro ti avrà dato le ottime notizie della tua zia monaca Suor M.a Leonarda, dalla quale si recò Nina prima ch'egli partisse da Roma. La buona religiosa prega Iddio per noi tutti.
Chiara mi dice non aver potuto ancora vedere la Vittoria del tuo foulard, e non essere ancor fatto il cappelletto della pupa. È una disperazione!
A quanto Ciro mi disse partendo, dovrebbe egli essere qui di ritorno stasera. Dunque non ti do saluti per lui; ma sì molti per Barbara e per te, della quale sono di cuoreIl tuo Papà aff.mo
LETTERA 573.
A CRISTINA BELLI - FRASCATIDi Roma, martedì 5 settembre 1854
ore 10 antimeridianeMia cara figlia
Allorché ritornato Ciro da Frascati, nella sera del sabato 2, mi partecipò l'accordo fatto fra voi due, cioè di scriver tu la mattina e risponder noi qui la sera per aver così scambievoli notizie quotidiane, io co' miei dubbi da vecchio gli risposi subito che la cosa in genere mi sarebbe piaciuta, ma che però in pratica non sarebbe riuscita per motivi indipendenti da noi e dalla volontà nostra.
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