Così è infatti accaduto. Le lettere vengono tardi, Ciro non può sempre trovarsi in casa al loro arrivo, e poi quando ritorna v'è appena qualche momento per rispondere due parole affine di essere in tempo da riportare la risposta all'albergo delle Vetture. Ieri sera, per esempio, la tua lettera ci fu recata a due ore e mezzo di notte. Ciro avea dovuto uscire per affari di uficio: purtuttavia nel frattempo avea dato inutilmente due corse a casa e due all'albergo. Tornò finalmente tardi, avendo dovuto andare dal Fiscale. Allora non avea più tempo di scrivere né di trovar più aperto l'albergo. Per non farti mettere in pena ho però questa mattina portato due parole ai Vetturini alle ore 4 1/2.
Io dunque direi, Cristina mia, (meno qualche caso di urgenza) si combinasse fra noi la corrispondenza epistolare collo scrivere sì qua che costì sempre di mattina, tu un giorno e noi l'altro, alternativamente; e per tal modo ci sarà più spazio per rispondere e preparar qualche cosa che dovesse andare unita alle lettere.
Mi piace poi che tu dirigga le tue lettere per la scala di Ferretti, anziché per la nostra dove i garzoni non trovano al buio né porta né campanello. Ma non mettere sulle lettere Via delle Stimmate, come facesti ieri: metti Piazza delle Stimmate, perché que' grossi garzoni la chiamano piazza, tantoché ieri a sera, dopo aver cercato invano il Ciro Belli al N. 24 per la strada nostra (che essi chiamano o Via delle Stimmate o Via del Gesù), finalmente bussarono alla porta nostra, dicendo che il numero del portone era sulla soprascritta sbagliato.
Maggiorani m'ha ordinato varii imbroglietti, e vedremo.
Mons. Tizzani sta meglio: meglio Angelina, ed esce di casa: megli Quadrari e sta a Marino. Il cholera segue a procedere al solito, e qui niuno quasi se ne dà per inteso. Il caso del francese a Frascati lo sapea già Ciro da jeri mattina.
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