Io? Io, dispensator di saluti, potrei mancar di salute? Sto dunque come un Cesare quando prendeva la cassia ed il tamarindo inglese di Peretti o di Frezzolini.
Il V.o istoriografo G. G. Belli
P.S. Mi giunge Pietro il Barbiere: Ciro non è tornato: minaccia un temporale... Dunque sigillo e mando Pietro dai vetturini.
LETTERA 609.
A LUIGI FERRETTI - FRASCATIDi Roma, sabato 18 agosto 1855 (Al mezzodì)
Signor Principe del sangueSegue la cronica del cronico Cronista di palazzo.
Nella medicatura delle 5 pomeridiane di ieri opinò il Chirurgo che si potesse amministrar questa mattina un purgante per deviare la discesa del latte della mammella sana. Il medico però, assai più guardingo, diè il suo voto pel no, rimettendo la purga a quel giorno in cui dalla mammella offesa fossero del tutto cessati i flussi di materie, e ciò affine di non disturbare menomamente il regolar processo della natura e non andare incontro al caso di riassorbimenti di pravi umori nella circolazione del sangue. Nello stesso consiglio ha dovuto questa mattina scendere il Melata al veder fluire tuttora del pus dalla ferita, ed all'osservare anzi di più come nelle parti inferiori alla ferita stessa paia che vada formandosi altra minor suppurazione e subalterna, la quale però avrà libero il suo esito per la già fatta apertura. Sarebbe stato anche più utile a questo secondo bisogno se il taglio si fosse potuto praticare sin da bella prima più basso, pel più comodo scolo delle originarie e delle successive materie; ma quello ove l'apertura venne eseguita era il luogo indicato dal male, né poteasi deviare di lì il ferro per portarlo più basso in parte più viva. Nulladimeno le cose procedono con tutta regolarità, e la esistente porta basta e basterà all'egresso di quanto abbia ad uscirsene per andare in malora. Circa all'altra mammella nulla v'ha che richiami speciale attenzione.
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