Ieri mattina (tanto il tempo quanto io stando un po' meglio di salute) andai dalla Signora Ricci per ispinger di nuovo il tuo affare, da decidersi, come mi dicesti il dì 15.
Pare però che la Commissione si fosse già adunata nello stesso giorno di ieri, perché trovai in casa Ricci un biglietto inviato di fresco dal prof. Aless.o Capalti.
Te lo trascrivo qui appresso.
Dirai a Belli che per massima io penso favorire tutti gli artisti, quando ciò non sia in opposizione colla mia coscienza. Io conosco Balestra, e l'avrei contentato molto volentieri. Ma siccome Belli è uomo onesto e ragionevole, spero che sentirà con equi sentimenti che la Commissione stabilita a tutelare l'interesse della Calcografia non ha potuto accettare il disegno. Il disegno è bonissimo, ma non è tratto dall'originale di Tiziano. Ciò è di poca importanza in quanto al disegno, ma di moltissima in quanto alla incisione. La calcografia acquista disegni per farli incidere; ma potrebbe essa spendere una moneta piccola per pubblicare un'opera che non può esser fedele di un quadro così celebre e così conosciuto?
Di' dunque al carissimo Belli che sono veramente dispiacentissimo, ma che la ragione addotta qui sopra è tale che non può non persuadere lui, che è sì buono e coscienzioso. Aggiungi che la somma da disporre è sì limitata, le domande d'incisori per lavori son tante, che è mente del Sovrano che quella sia erogata in aiuto particolare dell'incisione".
Orsolina mia, io entro con l'animo nel tuo dispiacere per un successo così contrario a' tuoi desiderii, e che sembra togliere anche le speranze per l'avvenire, avendo la Commissione provato essere il disegno tratto da una copia e non dal quadro originale di Tiziano. Sono pure malcontento dello averti dovuto transcrivere le parole di elogio con le quali il Prof. Capalti ha voluto per cortesia ingemmare il mio nome.
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