Conchiudo pertanto col ripeterti che gli attuali momenti di aspettazione non concedono per ora la esecuz.e del progetto. Esorta Cristina alla pazienza anche in questo.
I salutati corrispondono ai saluti; ed io in somma fretta chiudo la presente per ispedirla, perché fra colez.e, barba e le creature mi si è fatto tardi. Benedico ed abbraccio te e Cristina nostra, e saluto Barbara.
Il tuo Papà
LETTERA 650.
A CIRO BELLI - FRASCATIDi Roma, giovedì 22 settembre 1859,
ore 8 1/2 della seraCiro mio caro
Alle 8, cioè mezz'ora fa, ho ricevuto la tua delle 4 pomeridiane di oggi, e contemporaneamente dev'essere a te giunto un fagottello con entro una mia lettera unitamente al corpetto di Cristina e a' due oggettucci di Barbara. Nel genere di malattia di Cristinella nostra le notizie proseguono a darci conforto. Mi ha scritto di lei Monsignor Tizzani: la trovai tranquilla, e, a dire la impressione fattami, con un volto rassicurante.
Vi è stato oggi il Sig. Bruno Valenzi, assetato di notizie. Gli sono state dette quali le abbiamo, e n'è rimasto soddisfatto. Quando io gli recai ieri la tua lettera, te ne aveva poco innanzi spedita una sua, non so con qual mezzo e con quale indirizzo.
Ore 8 3/4
Ecco di ritorno la balia, che, accompagnata da Peppe Pazzi, ho mandata da Maggiorani. Dice egli di aver fatto oggi visitare il suo cavallo convalescente, e gli è stato dichiarato che mettendolo a un passo moderato potrà dimani fare il viaggio di Frascati. Conta dunque Maggiorani di partire nel dopo-pranzo e di venirsene piano-piano costì, dove, giunto la sera, farà una visituccia a Cristina per poi visitarla meglio nella mattinata di sabato e risolvere la faccenda. V'è però il caso che arrivando egli dimani troppo tardi, la visituccia della sera non succeda, restando però allora ferma la visitona della mattina seguente.
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