Circa a Cristina non avere alcuna ubbìa per la mente, perchè Maggiorani mi ha detto e ridetto e ripetuto che essa decisamente sta meglio, ed ha migliorato ogni giorno. Dunque calma, figli miei, calma per carità.
Ho comunicato in famiglia il tuo foglio, e tutti-tutti risalutano al solito. Chiudo intanto questo preliminare di lettera coi consueti abbracci e benedizioni.
Il tuo aff.mo padre
3/4 dopo il Mezzodì
Scrivo in casa di Biagini, il quale ti recherà la presente. Maggiorani risponde che realmente sarebbe venuto a Frascati questa sera. Ma vedi fatalità! Antonio il suo cocchiere ha avuto nella scorsa notte una febbre, di nessuna conseguenza però. Non dubitare peraltro: Maggiorani sarà a Frascati Venerdì al giorno, senza alcuna dubbiezza. Che vuoi farci, figlio mio? Fra questa sera e il giorno di venerdì passeranno due soli giorni di mezzo. Pazienza dunque per l'amor di Dio!
LETTERA 654.
A CIRO BELLI - FRASCATIDi Roma, martedì 27 settembre 1859:
Ore 8 della seraQuesta lettera, per buone ragioni,
non fu inviata.
Mio carissimo Ciro
Ricevo adesso il tuo foglio delle 4 pomeridiane. Sì, ho veduto Biagini, e tu lo avrai verso sera riveduto, latore di una lettera mia.
Si avvicina il giorno 30 del mese. Io sono certo, sono convinto, che in quella sera Iddio e la Madonna (tanto pregati da tanti) già ci avran fatto la grazia di esserci tutti riuniti e riabbracciati in famiglia. Ma per non disturbare né Cristina né te in que' primi momenti destinati alla comune pace e allo scambievole conforto, ti dimando oggi ciò che non vorrei o non mi ricorderei di chiederti allora. Ed è una dimanda semplicissima. Volendo io pagare la mesata a Nanna, dove dovrò prendere il danaro che restò in tue mani quando il giorno 3 del cadente portasti a casa il tuo stipendio? In un tiratorino del burò v'è una cartina con Sc. 6:13, ed altri baiocchi sei a parte.
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