Ti prego, figlio mio, di ripeter sempre alla tua diletta compagna e mia buona figlia Cristina le mie tenere esortazioni perché voglia consolarci col superare per amor di Dio e della Madonna quella profonda malinconia da cui si lascia dominare, malinconia che il prospetto della nostra sì prossima riunione in famiglia dovrebbe pur diradare, malinconia che disturba e contraria il procedimento visibile del suo stato verso un miglior avvenire. Lo so, quando siam tristi siam tristi; ma lasciarsi macerare il cuore in momenti così differenti da quelli in cui il P.e Minini e Mons. Tizzani ed io stesso la vedemmo tanto meno agitata che non è adesso, egli è un caso veramente deplorabile! Maggiorani dopo dimani verrà, e quando leggerete la presente il dopo-dimani sarà divenuto dimani. Preparati l'animo, Cristina mia, figlia mia buona, a disporre più prosperamente con anticipata tranquillità il felice avvenimento del tuo ritorno, da noi tutti cotanto desiderato. Prega Iddio, come io lo prego, che non ti lasci avversare da te stessa il proprio tuo bene.
I figlietti mangiano, beono, saltano, e consumano spago a gomitoli. Carlo ha riacquistato appetito e vivacità. Questo birboncello di Giacomo, andando a spasso domenica, volle entrare in Chiesa de' SS. Vincenzo ed Anastasio, ove si declamava il panegirico dell'Addolorata. Chi è quello lassù?, dimandò. È il predicatore, gli fu risposto. - E che dice? - Che chi è buono va in paradiso, e che chi è cattivo all'inferno. - Va bene, egli concluse: dunque andiamocene via.
A dì 29: ore 8 mattutine
Credo che questa mattina partirà Barbara da Frascati, se, come voglio sperare, il suo raffreddore glielo permetta; e tu me ne darai un cenno.
Ore 9 1/2
Chiudo la presente e la mando all'agenzia per mezzo di Pietro. Ti ripeto i saluti di tutti, e novamente stringo al cuore Cristina, te e Maria.
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