Sono subito venuto in casa vostra, dove scrivo, ed ho trovato tutti bene, benché eccettuata vostra sorella non ho ancora veduto nessuno. Vedrò il Sig. [...] Bemignati ed il Governatore che impegnerò a cercare i materiali per un arco trionfale fra tutti gli avanzi della vecchia Cartagine. Se voi partite fate buon viaggio: ma vi prego incaricare Grabbielle del ritiro delle mie lettere che potessero giungere sabato, e della sollecita spedizione di esse a cod.a volta per Domenica mattina a buon'ora, et ita dicamus di ciò che potesse arrivarmi d'altronde, e particolarme[nte] da Ascoli poichè essendomi io dimenticato di avvisare della mia partenza Luigi Cantalamessa in quel biglietto di cui voi ieri v'incaricaste, sospetto anzi stimo certo, che egli mi risponda costì.
Amatemi come vi amo e stimo e credetemi vivo e morto.
Il V.o Belli
LETTERA 664.
A GIUSEPPE NERONI CANCELLI - S. BENEDETTOCarissimo amico
Ebbi il 20 agosto la cara vostra degli 11. Vi ripeto assai tardi, perché quando avrei dovuto farlo mi trovava nuovamente in letto indisposto: e così cosa indugiata non soffre indugio. Mi delineate una ricreante prospettiva di domestica felicità! Beato voi che per una lunga serie di tenere sollecitudini siete finalmente arrivato a goder maturo il frutto delle vostre cure! A me toccano ancora le lacrime della sementa prima di giungere alla esultanza del raccolto. Il mio figlio, benché per avventura non povero degli elementi naturali per divenire un giorno il conforto de' genitori, trovansi tuttora in un'età troppo tenera per mostrarmi vicina la stagione del riposo.
Così, contemplando attualmente i vostri piaceri paterni, non può passare da me a voi che la lode e l'invidia che meritate.
Bella e purtroppo vera sentenza mi pronunciaste sulla doppiezza e malignità degli uomini datici a compagnia della vita.
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Sig Bemignati Governatore Cartagine Grabbielle Domenica Ascoli Luigi Cantalamessa Belli
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