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      Ti ringrazio de' saluti che mandi per me a Liberati. A proposito di bicchiere, io contava di mandartene due, uno per Mamà bello, l'altro per te bellissimo: ma senza riguardi con te, ti dirò, che io mi trovo senza un baiocco, avendo dovuto comperare alcuni libri, ne' quali ho impiegato alcuni scudi che mi ritrovavo. Questo è accaduto senza notizia di M., alla quale non vuò chieder nulla per discrezione, mentre i pesi a' quali ella soggiace son molti, ed attualmente la nostra economia va sempre più a rotta di collo per certi incagli minacciosi di irreparabile rovina. Sono contento di potere con te parlare senza riserve, perché di due siamo uno. Se non fosse così arrossirei nel dover mancare ad una promessa che ne feci a tua madre. - Rendi a Meconi non il bacio, ma un saluto. Il ritorno è vizioso come non era l'andata
     
      [Manca il seguito]
     
     * * *

     
      Alla Nobile e gentil Donna
      Sig.ra Vincenza Perozzi,
      nata M.sa Roberti
      Macerataper Morrovalle
      Di Roma, 8 Aprile 1828
      O.[norevole] S.[ignora]Che i miei caratteri abbianvi suscitato parte dell'antico piacere è da credersi alla moderazion vostra che si appaga del poco: la sorpresa non mi sembra accordabile con alcun de' vostri sentimenti né con alcuna delle vostre qualità, dacché voi ben sapevate le parole passate da voi a Meconi, da lui a me, e da me a lui intorno alla teoria de' colori; la quale però voi aspettavate di giorno in giorno forse anche non soddisfatta del di lei ritardo, male opposto al desiderio da voi manifestato di averla con sollecitudine.


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Lettere a Cencia
Volume Primo e Secondo
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 246

   





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