Io l'aveva promessa, né poteva mancare: l'indugio purtuttavia che prendeva aspetto di mancamento derivò dal proposito di ampliarla con un calcolo accessorio; pel che andavami mancando il tempo in ragione inversa del bisogno. Vi riuscii finalmente: dico riguardo al lavoro materiale ché circa alla materia dubito essere invece riuscito a farmi completamente fischiare. - Vi ringrazio della opinione di gentilezza in che vi piace conservarmi benché io conosca non avere io mai meritato questo elogio da chi parli con coscienza di verità. Conosco me, il mio carattere e i gravi difetti suoi: la vanità dell'amor proprio spesso mi abbaglia ma non mi fa cieco mai. Gemo di una natura che mi rese infelice; procuro di migliorarla, ma gli anni contrastano al buon volere, e così morrò come Argante, per mettere la cosa in burla. - Non pensai affatto ai colori delle sete; anzi neppure mi avvidi che quella seta avesse un colore. Scusi la mia prima storditezza il giornaliero deperimento della memoria, uno de' regali che veggo andarmi portando l'età: scusino la seconda le distrazioni alle quali vado soggetto per giunta. Non trovo nella mia vita di che corrispondere alle particolarità da voi espostemi intorno alla vostra. Respiro, sbadiglio, m'impaziento, leggo, temo, scrivo, lacero; e preparo al frutto una pianta. Questa è mio figlio, il quale è forse ente da studiarsi. Se fosse nato in Oriente o in America, mi pare che travederei il suo destino. Ma la sorte lo legò qui, dove le condizioni del tempo lo faranno o miserabile o vile.
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Argante Oriente America
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