Dunque voleste farmi ridere, ed io rido con voi. - Sul fustagno avete mille ragioni, ma io non ho mille torti, perché Antonia, Domenico e Ciriuccio, andarono a toglierlo alle Zoccolette, e la maestra bizzoca consegnò quella porcheria e disse quelle tali parole. Vi farò provvedere la canna del peloso da bai: 50 e la unirò al resto che tengo preparato per voi. Su questo io non ho altro pensiero che quello del ritardo che ne verrete a soffrire: verbo quattrini, sino agli scudi novantanove e 99 baiocchi posso far credito sino ad un anno e un giorno. Solamente mi sorprendeva che il Crocenzi non fosse più comparso dopo che il 13 Novembre mi assicurò che fra 20 giorni sarebbe stato nuovamente in Roma. E mi duole del rinaccio largo più di mezzo baiocco. Ma, come si fa? Guardata la qualità in globo, si passa alla misura e difficilmente si giunge a scoprire quello che minutamente può osservarsi sotto la forbice del sarto. Nulla di meno un'altra volta starò molto più attento in cose delle quali neppure è in colpa il mercante, essendo vizii di fabbrica. Io ho fatto per me un soprabitone di pelone cenerino mischio, col quale indosso mi mischio in qualunque ceto di persone. Qualche volta mi si fa il viso dell'armi, ed io prendo tabacco. - Sicuro che mi è possibile di rinvenire l'inventario che feci prima del settennio magro di Giuseppe: anzi l'ho sotto gli occhi. I documenti dati al Borghi furono n. 280, descritti pezzo per pezzo dalla mia penna. Ma l'archivio del Borghi pare che porti per impresa que' versi della Pronèa. "Molt'è che lento il padre irrefrenabile degli anni - Calca forme sull'alma, e rode, e passa - E qualc' [sic] aura di me seco si porta". Intanto il palazzo Nicolini dimora del Borghi mi è sempre in pensiero: que' 99 gradini sono la mia passeggiata ordinaria, e i biglietti al procuratore il mio ordinario passatempo.
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