- Mi è grata la felicità alla quale si avvicina la famiglia Perozzi pel ritorno de' due individui che n'erano sgraziatamente lontani. Ed eccoci coll'aiuto di Dio all'opuscolo relativo al libro maceratese. - Nota di Giuseppe Gioachino Belli al tomo I, pag.e 153-5 dell'Antologia epistolare impressa in Macerata pel Cortesi, 1830, con l'aggiunta di dodici lettere inedite del Monti, Perticari, Bragagli, e Ruga. - "Poiché talvolta le parole di spregio che escono da penne autorevoli lanciate contri scrittori novelli, possono per avventura, a chi più addentro non sa, apparire sentenza di morte letteraria, o poco meno; noi ci siam fatti coscienza a appellare a miglior Foro di una simil condanna, cui un uomo chiarissimo, non ha guari defunto, si lasciò andare alquanto leggermente contro un nostro amorevole ch'egli ancor tutto non conosceva, ma che bene conobbe di poi e tenne onorato per parecchi anni di reciproca benevolenza. Al quale uficio pietoso, di salvar da morte un innocente, non dovremmo noi oggi sentirci commossi dalla voce imperiosa dell'amicizia, se un egual voce, avesse avuto fortuna di persuader prima ad altre coscienze che il pubblicare inopportunamente, con ingiuria al vero e ferita alla carità, scritti privati e confidenziali, spira assai poco di quella fragrante cortesia, il cui benedetto nome tra tanto vapore di perifrasi e di superlativi suole a' di' nostri esalare dai santi-petti di certi arbitri della italica letteratura. - Né di nudi argomenti si aiuterà la difesa contro l'acerbo decreto: documenti vittoriosissimi soccorreranno a palesar tali fatti, che, risaputi dagli uomini di buona volontà, riporranno più di una fama nel suo giusto dovere.
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