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      Saluto tutti anche a nome di Mariuccia, e addio ché la posta parte.
     
      Il Vostro aff.mo amico e servitoreG.G. Belli
     
     * * *

      Alla Nobile e Gentil Donna
      S.a Vincenza Perozzi, N.a M.sa Roberti
      Macerataper Morrovalle
      Di Roma, 20 Novembre 1834
      Gentilissima amica,
      In questo punto ricevo la vostra del 16, e vi rispondo subito. È stato per accadere un guaio. La Signora Cerroti aveva trovato ad affittare, la sua stanza, e me ne interpellò. Io risposi di nulla più sapere dé fatti vostri. Ella però rifiutò l'occasione onde non fare a mia moglie ed a me un dispiacere nell'esporvi a non sapere dove scender di legno. Ma se voi tardavate a riscrivermi, io lasciavo le mani libere per una nuova circostanza. Come poi volete che io v'indichi per ora altro alloggio? Non si è d'accordo fra noi, sopra alcun saggio di prezzo: tutte le altre difficoltà da me espostevi, ancora son vive: ignoravo il giorno del vostro arrivo: e qui prima di prendere un alloggio bisogna destinare invariabilmente il saggio di locazione e la durata di essa: bisogna entrar subito in godimento e in contribuzione e non rimettere la cosa incertamente a un futuro: e finalmente bisogna trovarsi in concerto su tutte le altre condizioni. Io mancavo di carta bianca per obligarvi a mio senno sul tempo, sul modo, sul luogo, e sulla spesa. Venite, e vedremo insieme.
      Riguardo all'articolo del pranzo mi avete messo di buono umore. Tanto siete voi sicura dell'ora precisa del vostro arrivo onde trovare un pranzo o non crudo o non guasto?


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Lettere a Cencia
Volume Primo e Secondo
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 246

   





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