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      E tanto terrore provate voi della vostra fame per istabilire epistolarmente una mangiata che si può da un momento all'altro ordinare e ottenere senza pensarci col calendario alla mano? Allorché ho avuto la vostra lettera tornavo appunto dalla Tesoreria pel vostro lasciapassare. Ho dovuto mettere impegni, e può darsi che l'ottenga. Non ne sono però al tutto sicuro. La supplica che ho dovuto fare è a nome della Marchesa Vincenza Roberti Perozzi procedente da Macerata.
      Sotto questa indicazione fatene dimanda all'ufficio doganale di Porta del Popolo. Se vi sarà, ve ne andrete trionfante: se no, vi accompagnerà un commesso alla dogana di terra in piazza di pietra.
      Ecco fatto.
      Ai miei riunisco i saluti di mia moglie per voi e per tutta la vostra famiglia. E sono
     
      Il vostro aff.mo amico e servitoreG.G. Belli
     
     * * *

      Alla Nobil Donna
      S.a Vincenza Perozzi, N.a M.sa Roberti
      Macerataper Morrovalle
      Di Roma, 13 agosto 1835
      G.[entilissima] A.[mica],
      Rispondo alla vostra del 6. Io sto bene. Il mio viaggio non poteva per niun verso riuscirmi aggradevole, fuorché nel rapporto del rivedere mio figlio, di che non era luogo a dubbiezza.
      Ho soddisfatto alla vostra commissione de' saluti alla Chichi, benché ve la foste salutata da voi nel medesimo ordinario e nello stesso foglio di carta; del quale però la palomba toccò a me, e le palombe son nunzie. Per le Cerroti vi sarà tempo a pensare. - Mia moglie vi ringrazia delle ordinate mazzoche, e saluta sia voi che la vostra famiglia.


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Lettere a Cencia
Volume Primo e Secondo
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 246

   





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