- La cara Matildina vorrebbe da me una romanza? Ma come scriverla? Non ho un pensiere, e quel ch'è peggio non ho un momento per pensare. Mal grado del mio stato di abituale infermità, debbo lavorare da quindici a sedici ore al giorno! E la mia testa vorrebbe almeno un anno di assoluta inazione! Le occupazioni mi aggravano il dolor di capo: il dolor di capo mi appesantisce ed allunga le occupazioni.
Queste sono tutt'altro che lavori di genio; e tanto peggio. Eppoi come potrei lavorare di mente, se questa affatto mi rifiuta? Le mie facoltà intellettuali ogni giorno mi scapitano: la memoria poi... oh! la memoria! che mortificazione! Non mi ricordo più niente, non mi ricordo mai niente. Pregate la nostra Matildina a perdonare il povero Belli. Perdonatemi anche voi. Io non merito sdegno ma compassione. Se mai un giorno ritornerò in possesso del mio tempo e del mio cervello, ne userete come di cosa vostra. Ma per ora se mi uccideste non potreste cavarne che sangue. Cosa era un tempo per me lo scrivere una romanza? L'avrei fatta insipida, ma temperata la penna era tutto finito. Non la dite superbia. La mia mente sana e tranquilla mi obbediva al momento. Oggi però qual mutazione! E in queste cose a che giova la volontà? A peggiorare l'afflizione dell'animo incapace di cooperare con essa.
Che può leggere Matilde? Non saprei. La eccellente Storia universale del tedesco Giovanni de Müller, recata in italiano dal prof. Barbieri. La storia d'Italia del prof. Luigi Bossi di Milano. Le crociate di Michaud.
| |
Matildina Matildina Belli Matilde Storia Giovanni Müller Italia Bossi Milano Michaud Luigi
|