Macerataper Morrovalle
Di Roma, 23 giugno 1842
N° 1° ed ultimo di questa natura.
OggettoVapori dilatati
Se la vecchiaia non mi avesse rinfrescato il sangue, dolcificati gli umori e abbassato il morbino, questa mia lettera vi giungerebbe abbastanza acidula perché stemprata nell'acqua e aggiuntovi un cucchiaio di zucchero potesse tenervi luogo di limonea. Gli anni però e le peripezie della vita ci riducono in un punto della età nostra ad un tal grado di mansuetudine e di floscia natura, che quelle esterne cause dalle quali saremmo stati in altra epoca accesi fino a gittar fumo dagli occhi e faville per le narici, valgono appena a riscaldarci la pelle come può farlo a mezzo dicembre la cenere tiepida di un braciere estinto dalla vigilia. - In questa benigna disposizione di temperamento mi trovò dunque il vostro rimprovero del 16 giugno corrente; né il vocabolo OFFESA, che vi campeggia fra non poche altre parole o frasi risentitelle e amarette, seppe portarmi la mosca al naso come la circostanza avrebbe voluto.
Ma lasciamo l'estrinseco ed entriamo nella sostanza di questa vostra gran collera, provocata da quella mia più grande bricconeria. Alla Signora Cini, amica nuova, non ho accordato su voi, amica di antica data, alcun grado di preferenza, perché niuna notizia le partecipai circa la mia nomina, né le inviai dietro veruna specie di lettera, o epistola, o dispaccio, o altro foglio di qualsivoglia natura. Questa notizia, concernente i miei vantaggi, gliel'ha data spontaneamente la sua famiglia; la famiglia, alla quale, composta di marito e figli, niuna fretta disdice, se non solo dopo quattro giorni di lontananza.
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Morrovalle Roma Signora Cini
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