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      Qual legittimità potrà essa ottenere una donazione carpita senza forme, senza motivo, senza pudore?
      Della futura sorte di quella sventurata pazzerella chi saprebbe formarsi un pronostico? L'abbandono altrui e il proprio rimorso potranno forse esserne i salvatori, ma a prezzo di dolore e per mezzo di flagelli di sangue. Un chiostro ne ricovrerà forse gli ultimi anni di una vecchiezza precoce, perché le passioni deluse e i tormentosi disinganni ci fan cadaveri anche innanzi alla morte.
      Niun consiglio, niun conforto, niun soccorso intanto io mi sento capace di offrirvi in una sventura che purtroppo è reale e per la quale il rimedio non è in mano dell'amicizia. La sola provvidenza può spargervi sul cuore il balsamo della consolazione; e il primo di lei beneficio lo riconoscerete nel sentirvi rinascere il coraggio pel sentimento del personale onore, contro cui l'altrui prevaricazione non sarà mai un titolo giusto di biasimo. La tenerezza di sorella, l'amor di madre, vedono con lagrime il fallo di una sorella e di una figliuola; ma anche il decoro offeso è uno scudo contro gli assalti delle affezioni mal collocate; né l'onorato splendore di una famiglia si oscura per le tenebre dell'anima di un individuo.
     
      Sono il vostro affezionatissimoG.G. Belli
     
     * * *

      Alla Nobile e Gentil Donna
      Signora Vincenza Perozzi Nata Marchesa Roberti
      Macerataper Morrovalle
      Di Roma 9 marzo 1843
      G.[entilissima] A.[mica],
      Alla vostra lettera del 26 febbraio rispondo assai prima che nella attual mia posizione, ed anche nella inerzia che ne consegue, io non soglia fare circa ad epistolare corrispondenza.


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Lettere a Cencia
Volume Primo e Secondo
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 246

   





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