Ma! adesso il Cardinal Tosti va viaggiando per due mesi, e se pria di partire non lasciò gli ordini firmati, a rivederci a quando li firmerà! Salutatemi tutti al solito, capo per capo, e credetemi secondo il consueto
Il vostro affezionatissimo amico e servitoreG.G. Belli
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Alla Nobile e gentil Donna
Signora Vincenza Perozzi Nata Marchesa Roberti
Macerataper Morrovalle
Di Roma, lunedì 10 aprile 1843
G.[entilissima] A.[mica],
Il sistema di vigilanza che nella cara vostra 21 marzo mi dite esser da voi tenuto per riguardo alla Matildina, fa onore a voi, vantaggio a lei, e piacere a chiunque (capace esso medesimo di virtù) vi riconosca sì delicata e gelosa in un punto di tanta importanza pel decoro e per la pace della famiglia. Mi sento anzi così penetrato di rispetto verso la nobiltà e la giustizia delle vostre massime in simil proposito, che se, a malgrado della fiducia che potesse meritare al mio Ciro la sua onesta condotta, inclinaste ad escluderlo dalla generalità de' principii di una saviissima cautela, non solamente non ve ne ringrazierei, ma sarei tentato a indirizzarvene qualche lagnanza partendo dalla regola che una confidenza anche la più ben collocata può farsi cagione di non lieti successi, e allora in ispecie quando la stessa innocenza ed ingenuità di due giovani cuori li faccia ritrovar disarmati contro le ostilità di una passione che arriva quasi sempre di fianco, alla sordina e senza ambasciata. Voi dovete perciò sempre osservare i nostri due ragazzi, nello scopo ancora della loro felicità, se saranno essi destinati a rallegrar colla loro unione la nostra vecchiezza.
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