V[ostr]o aff[ezionatissi]mo a[mi]co e serv[ito]reG.G. Belli
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Alla Nobile e Gentil Donna
Sig.a Vincenza Perozzi N.a M.sa Roberti
Macerataper Morrovalle
Di Roma, 22 Novembre 1834
A.[mica] C.[arissima]Sul dubbio che voi non siate ancora partita, azzardo poche righe per annunziarvi il lascia-passare ottenuto. Vado a depositarlo a porta del popolo (secondo il costume) dove voi lo troverete, come vi dissi nella mia del 20, chiedendolo a nome della Marchesa Vincenza Roberti Perozzi.
Questa è andata bene. Tornando però a dirvi due parole sull'alloggio, sappiate che dopo impostata la mia precedente tornai a vedere la S.a Cerroti. Essa ha trovato una seconda occasione di affitto: un francese che vi si tratterrebbe tutto l'inverno. Non lo ha ella veramente ancora accettato, ma la vedo perplessa essendo già questo il secondo buono incontro che le fallirebbe. Per altra parte essa è una vedova con varii figli; ha già di giorno in giorno perduto il mese di Novembre; è nel dubbio che voi non vogliate fermarvi in sua casa: tutte ragioni che mi rendono assai rammarico nel doverla obligare a rischiare un vantaggio certo e che poteva anche avere già fatto, per uno incerto e forse neppure così prossimo. Assicuratevi che il menare a termine questi accordi in questa stagione è in Roma affare che mette in pensiere chiunque se ne occupa. Basta, in tutti i modi Voi andate là, e lì o resterete o saprete se siasi potuto rimediare altrimenti. Circa poi al prezzo, sappiate che oltre alla stanza da letto con quel resto che voi desideraste, vi trovereste anche una graziosa anticamera e una saletta con la porta libera per le scale, pe' quali due vani non passa che un tal S.r Marchese Gnudi di Bologna, Uomo di età e molto cortese, inquilino di altra stanza che mette capo nella riferita anticamera.
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