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      Assicurati che nella tua lettera tu non nomini affatto il luogo della tua nuova dimora, ed io la seppi da Lazzarini, altrimenti mi sarei trovata imbarazzatissima per scriverti. - Dimmi: sai nulla delle Chichi, e delle Cerroti? Stanno bene? Addio. Pirro vuole aggiungerti, onde io lascio affinché a lui resti carta bianca. - Stà sollevato più che puoi, caro Belli, e vivi sicuro che si è anche più aumentata per te l'affezione dell'amica tua.
      C[arissi]mo Belli
     
      Cencia[sotto cancellatura]
     
      Poche parole ho da aggiungere a ciò che ha scritto Cencia, cioè che ho sentito col più vivo dispiacere la vostra disgrazia, e che sono pronto in qualunque circostanza di farvi conoscere che avete, in tutta l'estensione del termine, un vero amico in me. Sarei ben fortunato se poteste accettare l'invito di Cencia!
     
     * * *

      All'Onorevole
      Sig.r Giuseppe Gioachino Belli
      via monte della Farina N. 18
      Roma
     
      [Di mano del Belli: R° il 12. Mi mandi la raccomandazione]Morrovalle, 6 dic[embr]e 1837
      Mio caro Belli
      Tu dici benissimo: lo sconcerto de' tuoi interessi è un vero enigma per noi. Non potendolo sciogliere in modo alcuno, attenderemo che la buona sorte ci avvicini una volta onde onde [sic] intenderne dal tuo labbro la spiegazione. Mi spiace poi sommamente che la perversità di essi ti vieti di venire fra noi, ma non insisto su questo punto lusingandomi che se mai ne vedesti [sic] la possibilità, penseresti tu stesso a recarti in seno all'amicizia, che ti riceverebbe a braccia aperte, e cuore pieno di letizia.


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Lettere a Cencia
Volume Primo e Secondo
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 246

   





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