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      Quanto desidero che la udiate sonare! ma voi differite sempre la vostra venuta fra noi, ed io ormai comincio a strapazzarvi perciò. La vostra romanza è bella e moralissima: mi sembra però che possa fare poco effetto la musica su quelle parole a riguardo della espressione che esse parole non eccitano gran cosa. Ritengo che Ciro riuscirà nell'accompagno, ed allora voi potrete essere divertito da questi giovanetti e passare una vecchiaia felice. - Monsignor Teloni? vi saluta mille volte, e vi è grato della memoria che conservate di lui, assicurandovi di compensarvela con alt[rettanta?] [strappo] stima e reminiscenza. La sua sorella fin dal gennajo [dell'anno?] scorso uscì di vita. Ditemi: in una composizione lapidaria si può usare la frase uscì di vita? Sappiate che qui vi è stata una diatriba fra D. Luigi Nunzi, ed un frate, il quale in morte di Cristina Tomassini Laurenti ha usata questa espressione in una lapide, e Nunzi l'ha criticata sostenendo che doveva dire riposa in pace. Si dice qui che in morte della Borghesi vi è stata costì una bellissima composizione di un certo Cantù. Se ciò è vero vi prego procurarmene una copia.
      Dopo il discorso de' morti passiamo a quello della mia salute. Stò bene, ma ciò non toglie che io debba morire a 44 anni. Ci vuole pazienza, amico caro, quando accadono cose irrimediabili. Zia Matilde stà male assai, e perciò mia sorella in gran pena. Mi fa gran piacere sentir voi migliorato, e mi auguro sovente una tale notizia. - Vi ringrazio a nome di tutti de' vostri [...] auguri nella ricorrenza natalizia, ed io auguro a voi buon [strappo] un seguito innumerevole.


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Lettere a Cencia
Volume Primo e Secondo
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 246

   





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