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      Il secondogenito per suoi particolari motivi è determinato di non prender moglie, e perciò rinunzia porzione de' suoi diritti a favore del fratello, il quale è un giovane di 29 anni, bene educato, di buon carattere, ed istruito quanto basta per far buona figura in società. Tanto il padre che i figli sono inoltre persone molto oneste, sensate, e di ottima condotta. Montappone è per verità un gran meschino luogo di dimora, ma vi è nei capitoli la condizione di vivere nei mesi d'inverno in una città, eppoi conviene tollerare qualche cosa in vista degli altri vantaggi che ci sono, specialmente il tenere carrozza, quattro persone di servizio cioè cuoco, cocchiere, cameriera e seconda donna ecc. ecc. Vi è anche il vantaggio di avere un capitale in gioje, porzione delle quali sono già in mie mani consistente in una bustina con entro dei brillanti assai belli stimati scudi 950, ed un braccialetto donato a Matilde con molte altre galanterie di valore. Insomma noi siamo ben contenti di questo parentato, che mi sembra convenientissimo per mia figlia, per cui ho insistito io stessa con le mie persuasioni affinché essa lo accettasse, cosa che ha fatto molto volentieri.
      Le nozze seguiranno nel prossimo novembre. Credo che voi ne prenderete parte per l'amicizia che sempre mi avete dimostrata.
      Pirro è a Montappone per esaminare se le disposizioni domestiche sono di nostro genio, e cambiarle se occorre. Matilde vi saluta, e spera che voi scriverete qualche cosa per lei. Mamà stà [sic] bene e anch'essa vi saluta.


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Lettere a Cencia
Volume Primo e Secondo
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 246

   





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