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      A dirla schietta, non ci voleva poi gran che per diventare l'idolo della Milla. Il suo cuoricino di bimba aveva un grande bisogno di voler bene.
      E in quella baraonda di casa, fra quell'andirivieni di gente, esclusivamente occupata di cavalli e dove l'elemento femminile non era rappresentato che dalle guardarobiere o dalle mogli dei fattori e dei palafrenieri, una donna che si occupasse della bambina, che le usasse certe cure, doveva, senza fallo, occupare un posto importante nell'animo suo. Milla poi aveva un benedetto carattere.... Si affezionava presto, con un grande ardore, che durava, nutrendosi del proprio elemento, esaltandosi, raffinandosi, facendosi sempre pił scevro d'egoismo. Oh! come aveva amata quella zoticona della sua balia, rimastale vicino sino a che ella avesse raggiunto il settimo anno! Che pianti, che disperazione quando dovette lasciarla! E ora, ecco, il suo amore era Miss Spring!
      Certo; Miss Spring era proprio una buona donna, e anch'essa s'era affezionata assai alla Milla.... Credeva in piena buona fede di far l'educazione di quella creatura.... darling Milla! Ma in realtą darling Milla si educava da sč sola, colla dolcezza infinita, soave del suo carattere, col suo ardente bisogno di voler bene. Non faceva immensi progressi nello studio, era molto timida, e non era punto furba; ma questo cosa importava?....
      Il signor Principe aveva raccomandato di non seccarla troppo, povera piccina, con tutte le storie in ia...; non si curava affatto d'aver una bambina prodigio, e d'altronde era di parere che una donna ne są sempre abbastanza.


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Mia
Romanzo
di Ines Castellani-Fantoni Benaglio (alias Memini)
G. Galli Editore Milano
1884 pagine 180

   





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