Pagina (18/180)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Rimase a letto per una ventina di giorni. Il Principe non s'era accontentato dell'elogio fattogli in quella notte memorabile. Mandava ogni giorno a prender sue notizie e volle che fosse per tutto il tempo della malattia nutrito a spese della casa. Poi un bel mattino, quando seppe che era proprio guarito, lo manḍ a chiamare.
      Drollino venne subito accompagnato da suo padre. Era ancora assai debole; il sangue perso e quei venti giorni di letto l'avevano infiacchito assai; era magrissimo e aveva le labbra smorte. Il cuore gli batteva forte e le gambe gli tremavano un poco mentre attraversava la lunga infilata delle sale a terreno. Il Principe stava ad aspettarli nel salotto chinese e vicino a lui c'era Milla vestita di bianco come al solito, coi begli occhioni azzurri spalancati, per contemplar meglio l'eroe di quella misteriosa nottata.
      A dir vero, siccome essa dormiva placidamente quand'era accaduto tutto quel tramest́o, non sapeva bene cosa fosse stato; ma dai discorsi di Miss Spring, entusiasta del fiery boy, s'era capacitata che Drollino aveva fatto qualche cosa di straordinario. E percị lo guardava ammirata, un po' impaurita forse da quella magrezza e da quel pallore eccessivo.
      Il ragazzo non era punto vanaglorioso in quel momento; tremava e avrebbe voluto essere altrove; il Principe gli faceva animo parlando in tono scherzoso del fatto; chiedendo particolari. Ogni, tanto il padre metteva bocca anche lui e Milla guardava, guardava.
      - Milla - disse a un tratto il Principe, con una serietà affettata, - e tu non dici nulla a questo tuo compagno che è stato coś coraggioso?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Mia
Romanzo
di Ines Castellani-Fantoni Benaglio (alias Memini)
G. Galli Editore Milano
1884 pagine 180

   





Principe Principe Milla Miss Spring Drollino Principe Milla Principe