Orsų, fagli i tuoi mirallegro.
Pare che i mirallegro non fossero il forte della bambina; stava lė attenta, immobile, senza parlare. Poi, a un tratto, stese timidamente una manina, che Drollino non accennava per nulla di prendere.
- Ho capito - disse il Principe, ridendo. - Tu, Drollino, vieni qua e tu, Milla, falla finita e dagli un bacio.
Drollino, il coraggioso! non era pių pallido; era rosso rosso, e non si moveva. Fu dessa a moversi, ad andargli incontro sorridendo, cercando, colle labbruzze strette, riunite all'insų, le labbra pallide del fanciullo, che, vergognandosi, si schermiva. Le trine del candido abitino di mussola si gualcivano al contatto della rude fustagnina di Drollino.
Miss Spring, presente a quella scena, stava perplessa fra uno shocking e un darling; ma il Principe rideva di gran cuore. E il bacio, un po' per amore, un po' per forza, fu ricambiato.
- Oh! - disse il Principe - cosė va bene. Ma ora č giusto che abbi, oltre a questo, un compenso pių duraturo. E voglio lasciarne la scelta a te. Dė su, ragazzo, cosa vuoi?
Sulle prime Drollino parve non capire. Poi, quand'ebbe afferrato il senso della frase, quando capė che forse potrebbe ardire, ardire assai, si fece di bragia, gli occhi gli scintillarono in fronte, sulla sua mobile fisonomia si dipinse l'ansia d'un supremo desiderio.
Ma non seppe parlare.
Non gli riesciva.... l'idea della sua ambizione lo atterriva.... No, no.... era impossibile.... era impossibile.... era troppo.
Il padre, cogli sguardi, col gesto, gli faceva animo; ma egli non guardava suo padre e respirava a stento.
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Mia
Romanzo
di Ines Castellani-Fantoni Benaglio (alias Memini)
G. Galli Editore Milano 1884
pagine 180 |
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